Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Invitata a pranzo e stuprata due volte, condannati a Napoli

Invitata a pranzo e stuprata due volte, condannati a Napoli

Imputati uomo conosciuto in scuola di ballo e amico a sorpresa

NAPOLI, 13 settembre 2022, 16:42

Redazione ANSA

ANSACheck

Per lungo tempo si è spacciato per un amico, quel 51enne etiope conosciuto in una scuola di ballo, poi trasformatosi in un violentatore. Il primo a usarle violenza, però, non è stato colui che l'ha adescata, ma un amico di quest'ultimo, un napoletano di 49 anni. L'uno e l'altro sono stati condannati dal gup di Napoli Antonio Baldassarre che li ha ritenuti colpevoli di stupro di gruppo: si tratta di Samuel G.Michel G.Meskel, 51 anni, e di Dario Giugliano, 49 anni, ai quali sono stati inflitti cinque anni e otto mesi di reclusione, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Il giudice non ha ritenuto sussistente l'aggravante, contestata dal pm, dell'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
    La vittima, una napoletana di 45 anni, sarebbe stata tratta in inganno dall'etiope che, dopo avere fatto la sua conoscenza nella scuola di ballo e avere intrattenuto una relazione d'amicizia via social, un sabato di inizio maggio 2020, a fine lockdown, l'ha invitata a casa per pranzo. La donna si è recata all'appuntamento al quale, inaspettatamente, si è trovata anche Giugliano. Tutto è filato liscio, chicchierando (in questo frangente ci sono state anche telefonate della donna alle amiche per un futuro appuntamento), fino a quando la vittima designata non sarebbe stata indotta ad assumere alcol e droghe. Quando i due si sono accorti che ormai aveva perso il controllo l'avrebbero portata in camera da letto e stuprata, a turno, indifferenti alle lacrime e alle suppliche della donna. Ancora stordita la 45enne è tornata a casa ma la denuncia l'ha presentata solo quattro giorni dopo, in un centro antiviolenza, dove si è recata dopo essersi confidata con le amiche. Le indagini degli investigatori del commissariato Vomero e della Squadra Mobile, coordinati della sezione "Fasce Deboli" della Procura di Napoli (pm Barbara Aprea, procuratore aggiunto Raffaello Falcone) hanno consentito di raccogliere importanti indizi. Ad incastrare i due imputati, che all'inizio vennero solo denunciati, sono state, in particolare, due stampe appese al muro nel corridoio della casa e uno scarabocchio sul muro che la donna è riuscita a descrivere con dovizia di particolari agli inquirenti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza