L'amministrazione comunale di
Napoli è impegnata a
"ricercare ogni possibile sinergia fra pubblico e terzo settore
che possa rafforzare, integrare e migliorare l'offerta del
welfare locale attraverso l'uso sociale di spazi pubblici";
pertanto l'assessora alle Politiche giovanili e al Lavoro Chiara
Marciani e il vicesindaco
Laura Lieto "auspicano", con una lettera aperta pubblicata su
Facebook e rivolta ad Anna Marrone e Paola Manfredi, le due
responsabili dell'associazione Atelier Remida Campania che
protestano contro lo sgombero della sede del centro, che
"vogliate raccogliere il nostro invito ad incontrarci per
tracciare una possibile traiettoria che consenta di perseguire
tali obiettivi dando loro una solidità procedurale e
amministrativa".
"Care Paola ed Anna, abbiamo raccolto sin da subito si legge
nel post - la vostra preoccupazione per le sorti delle attività
svolte dall'Associazione 'Atelier Remida Campania' nell'immobile
di proprietà comunale a seguito delle comunicazioni formali
intercorse in merito tra voi e l'Amministrazione comunale che
rappresentiamo. Come già accade per altre realtà associative
simili, è per il Comune necessario individuare un corretto
percorso istituzionale che tenga conto degli obblighi
amministrativi e contabili e salvaguardi allo stesso tempo le
lodevoli iniziative svolte a beneficio dei rispettivi
territori". Riguardo ad Atelier Remida Campania, "confermando il
nostro più sincero apprezzamento per l'impegno profuso nel
promuovere l'inclusione sociale dei giovani che vivono
condizioni di fragilità, esclusione e rischio in un quartiere
difficile come Ponticelli, sensibilizzando la comunità locale
con la creatività del design e del riciclo - il riconoscimento
del valore dei vostri progetti era d'altronde già stato espresso
in occasione della recente visita alla sede dell'Associazione
dell'assessore alle Politiche giovanili e della compianta
vicesindaca, Maria Filippone - manifestiamo il nostro impegno a
non disperdere il patrimonio di esperienze, conoscenze e fiducia
costruito con le fasce più fragili della popolazione e a
sostenerne lo sviluppo in futuro secondo un percorso che
rispetti tutte le regole prescritte".
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