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Edilizia: sos Cgil, cantieri 110% chiusi e ripresa a rischio

Edilizia: sos Cgil, cantieri 110% chiusi e ripresa a rischio

Velotti (Fillea):nel Casertano lavori quasi fermi dopo le ferie

CASERTA, 07 settembre 2022, 13:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tanti cantieri chiusi dopo l'estate, causa incertezze sulle anticipazione bancarie per il bonus110 e per l'aumento dei costi dei materiali, rischiano di vanificare nel Casertano la ripresa del comparto delle costruzioni.
    A lanciare l'allarme è il segretario della Fillea-Cgil di Caserta, Irene Velotti, che teme questo "reflusso" dopo i buoni risultati degli ultimi due anni e dei primi sette mesi dell'anno. "Alla ripresa dopo le ferie - spiega - abbiamo constatato la chiusura di tanti cantieri soprattutto privati, che stanno lavorando per il 110. E' un brutto segnale". Numeri sulle chiusure ancora non ce ne sono, ma ci sono invece i dati della Cassa Edile che certificano la ripresa dell'edilizia nel Casertano. Dal primo ottobre 2021 al 31 luglio 2022, i lavoratori denunciati alla Cassa sono 14255 per un totale di quasi 10 milioni di ore lavorate (9.985.095) e un monte salari di 105 milioni di euro; nel 2021 erano 11451 gli addetti denunciati (8891 nel 2020) per 7,3 milioni di ore lavorate (5,1 milioni nel 2020) e salari pari a 79milioni di euro (53 milioni nel 2020). Numeri in grande crescita per effetto del bonus 110% "e soprattutto - spiega la Velotti - del Durc di congruità che ha consentito l'emersione dal nero di migliaia di lavoratori. Ma resta comunque una consistente sacca di illegalità e ciò per gli scarsi controlli effettuati da Ispettorato del Lavoro e altri enti". Il ricorso al "nero" è certificato sempre dalla Cassa edile, dove si scopre che in media le 3124 aziende edili del Casertano impiegano 4,5 lavoratori; "è ovvio - osserva la Velotti - che essendovi aziende con 50-60 dipendenti, ve ne sono altre più piccole con un dipendente, che impiegheranno dunque addetti senza contratto". C'è poi il ricorso ad un'eccessiva precarizzazione del lavoro con contratti di brevi periodi, lavoratori con regolare busta paga che ricevono ancora il pagamento a giornata, mentre altri non ricevono tredicesima, ferie, prestazioni extracontrattuali, l'assistenza sanitaria".
   
   

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