Una brutta avventura finita con una
coda polemica è quella accaduta ieri ad un consigliere comunale
di Lacco Ameno il cui motoscafo è affondato all'improvviso
mentre si trovava in navigazione tra Ischia Castellammare.
L'uomo, Piero Monti, attraverso il suo profilo social ha
raccontato che mentre navigava verso il porto stabiese con la
moglie si è accorto che il natante su cui erano a bordo
cominciava ad imbarcare acqua; poi si è rapidamente inabissato.
Monti e la moglie sono quindi saliti su un materassino che
avevano a bordo ed attraverso i telefoni cellulari hanno
cominciato a chiedere aiuto, ad amici ed alla Guardia Costiera.
Alla fine sono stati tratti in salvo da due velisti francesi;
poco dopo sono stati raggiunti anche da amici ischitani arrivati
in soccorso con un'altra imbarcazione partita dall'isola verde.
Il consigliere comunale ha voluto ringraziare chi gli ha
prestato soccorso lamentandosi però della scarsa collaborazione,
a suo dire, della Guardia Costiera: "Sono arrabbiato perché dopo
aver chiamato sia la capitaneria di Capri e sia quella di
Castellammare di Stabia l'una e l'altra si scaricavano le
responsabilità di intervento a vicenda. Nel frattempo abbiamo
rischiato davvero grosso. Non ringrazio chi, chiamato per
necessità, si è girato dall'altra parte attribuendo le
responsabilità di intervento ad altri".
Diversa, però, la versione della Capitaneria di Porto di
Capri il cui comandante, il tenente di vascello Emanuele Colombo
dice all'ANSA: "Ci spiace per quanto accaduto ma non possiamo
certo parlare di mancato soccorso. La richiesta non è passata
infatti per il numero delle emergenze, il 1530, ma è arrivata
direttamente a noi e ci è stato subito chiarito che i due
naufraghi erano già in salvo a bordo di una barca a vela. Ci è
stata chiesta assistenza per la barca, già affondata e che giace
su un fondale di 200 metri di profondità. Quando abbiamo provato
a chiedere maggiori dettagli sulla posizione e sull'affondamento
la persona al telefono, comprensibilemente agitata, ha chiuso la
conversazione e non ci ha dato la possibilità di poter prestare
aiuto. Sottolineo che ci è stato detto subito che non c'era
pericolo per vite umane", conclude l'ufficiale.
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