Da mezzo secolo,
ininterrottamente, torna a Sorrento per le sue vacanze estive.
Lei è Marjorie Prescott, 81 anni, inglese della contea del
Lancashire, una vita dedicata all'insegnamento e un amore
sconfinato per la penisola sorrentina. Arrivata per la prima
volta nel 1970, ha saltato il suo appuntamento solo per i due
anni della pandemia. Marjorie trascorre qui, ogni anno, quasi
due mesi, tra luglio ed agosto, presso l'hotel Conca Park,
coccolata dalle cure di Mariella Russo. E la sua "fedeltà" alla
terra delle sirene, è stata premiata con una cerimonia nel corso
della quale il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, l'ha
omaggiata con una targa ricordo.
Un incontro al quale hanno preso parte anche tanti altri
ospiti provenienti dal Regno Unito, che da venti, trenta o più
anni, scelgono Sorrento e pure da numerosi membri dello staff
dell'hotel, presenti e in pensione.
"Di Sorrento adoro ogni cosa, soprattutto passeggiare nel
centro storico e visitare i mercatini delle varie località della
penisola sorrentina - spiega Marjorie Prescott -. E naturalmente
la cucina, soprattutto la frittura di pesce e l'anguria. Ogni
anno, inoltre, non manco di tornare a Napoli e in costiera
amalfitana".
Ma quale è la giornata-tipo di Marjorie? "Piscina,
passeggiate nei vicoletti, ogni lunedì va al mercatino di Piano.
La sera spesso si trattiene al bar, soprattutto quando c'è
musica dal vivo", racconta Mariella, la proprietaria
dell'albergo. "Ha conosciuto i miei nonni, adorato papà, mi ha
vista ragazza e poi mamma", dice ancora. Insomma, una vita
insieme, caratterizzata anche da un lieto fine: "la figlia di
due suoi amici in vacanza qui con lei ha conosciuto un nostro
dipendente, si sono sposati e lui poi si è trasferito in
Inghilterra. E ogni anno Marjorie va in chiesa a Sant'Agata ad
accendere una candela di buon augurio per la loro famiglia".
Per il sindaco Coppola, la storia della signora Prescott è
"un simbolo di quella cultura dell'accoglienza che ha reso
Sorrento famosa nel mondo e che, ancora oggi, prosegue una
tradizione che riesce a far sentire ogni visitatore uno di
famiglia".
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