Restauro della pavimentazione,
installazione della videosorveglianza, interventi di pulizia e
decoro urbano e iniziative per incrementare la sicurezza in
orario diurno e notturno. Sono i punti chiave dell'accordo per
il recupero della Galleria Umberto, siglato oggi tra Prefettura
di Napoli, Comune di Napoli, Camera di Commercio, Banca Intesa
Sanpaolo, Unione industriali di Napoli, Confesercenti Campania e
Confcommercio Napoli, Università Federico II, Soprintendenza
archeologica di Napoli e Sidief spa.
Un protocollo a cui non hanno aderito per il momento i
condomini privati che sono proprietari della maggior parte degli
spazi del sito monumentale cittadino.
L'accordo prevede che il Comune garantirà un presidio di
polizia locale dalle ore 8 alle 20 con anche la realizzazione di
una postazione di guardiania in un immobile messo a disposizione
dalla Sidief; al restauro della pavimentazione con un
investimento di 1 milione e 800 mila euro da risorse del Patto
per Napoli, sulla base del progetto che la Soprintendenza
presenterà entro il 15 settembre e con inizio lavori previsto
entro il primo trimestre 2023; interventi di manutenzione
d'urgenza sulla cupola di copertura per impedire infiltrazioni.
Adotterà, poi, misure per la pulizia e ricercherà soluzioni per
limitare l'accesso anche attraverso la chiusura di alcuni varchi
d'intesa con la Soprintendenza e garantirà attività di
animazione culturale. "E' un giorno importante perché si
conclude un percorso che vede una serie di interventi per la
Galleria che rappresenta il salotto della città - ha detto il
sindaco, Gaetano Manfredi - c'è un intervento pubblico molto
importante perché il Comune ristrutturerà tutta la
pavimentazione e faremo interventi significativi sulla copertura
e inoltre ci occuperemo anche della gestione della vigilanza con
la presenza dei vigili urbani nel periodo diurno". Rispetto alla
mancata firma da parte dei condomini privati, Manfredi ha
affermato: "Credo che fosse giusto ci fosse una
compartecipazione, ma hanno scelto diversamente, per fortuna c'è
il contributo di Banca Intesa Sanpaolo e di alcune associazioni
e per il momento va bene cosi, ma speriamo che in futuro vada
meglio".
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