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Ambiente: vescovo di Acerra,Resistenza contro l'inquinamento

Ambiente: vescovo di Acerra,Resistenza contro l'inquinamento

Come contro il nazismo nel 1943 e la camorra negli anni '80

ACERRA (NAPOLI), 28 giugno 2022, 12:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ad Acerra ci sono state più 'resistenze' in questi ultimi 70 anni: quella contro il nazismo nel '43, quella contro la camorra negli anni '80, e quella attuale, contro il disastro ambientale, che conta i suoi martiri tra i giovani ed i bambini morti di tumore. Mi chiedo quando sarà il 25 aprile di quest'ultima resistenza". Lo ha detto monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra (Napoli) e presidente della Conferenza episcopale campana, nel corso di un convegno organizzato dalla sua diocesi e svoltosi nel chiostro del Seminario per discutere dell'eventuale quarta linea del locale termovalorizzatore e del destino della città.
    "Oggi - ha aggiunto il presule - il fascismo ad Acerra si chiama negazionismo. Riprendendo la suggestione della visita di Mattarella lo scorso 25 aprile, mi convinco sempre più che ad Acerra ci siano state più resistenze. Quella contro il nazismo ad ottobre del 1943, che portò a 90 morti. Poi quella degli anni '80 contro la camorra, con la marcia di don Riboldi, dopo il documento dei vescovi campani, ad Ottaviano, nella terra di Raffaele Cutolo, che pure fece tanti morti: quel giorno il nostro don Riboldi disse 'questo è il nostro 25 aprile, perchè oggi il fascismo si chiama camorra'. E credo che da qualche anno sia iniziata la terza resistenza, non più contro il nazismo, non dico contro la camorra che c'è ancora, ma contro il disastro ambientale e contro l'accanimento ad Acerra. Questa resistenza - ha concluso Di Donna - ha avuto e continua ad avere i suoi martiri, i tanti giovani e ragazzi morti di cancro. Ora mi chiedo quando sarà il 25 aprile di questa resistenza".
   

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