C'era anche chi era disposto a
farsi rompere i denti tra le persone reclutate dai componenti i
tre distinti gruppi di truffatori arrestati oggi dai carabinieri
di Avellino al termine di un'indagine contro il fenomeno delle
truffe alle assicurazioni coordinata dall'ufficio inquirente
irpino coordinato dal procuratore Domenico Airoma.
Venivano reclutate persone di ogni età, anche minorenni o
affette da gravi patologie, per ottenere dalle compagnie
assicurative risarcimenti per incidenti stradali mai avvenuti. E
in diversi casi, le false vittime dei sinistri, per ricevere
maggiori compensi, acconsentivano a farsi rompere i denti e a
procurarsi fratture agli arti.
Undici, complessivamente, le persone raggiunte da altrettante
ordinanze cautelari del Gip di Avellino su richiesta della
Procura, (quattro in carcere, quattro ai domiciliari, una con
obbligo di dimora e due sospese dall'esercizio della professione
di consulente per infortunistica stradale) e altre 267 risultano
indagate.
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