Un sit-in di protesta e' stato
organizzato oggi a Napoli contro la privatizzazione dell'acqua e
per il rispetto del responso elettorale a 11 anni dal referendum
promosso dal Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua.
Attivisti del Coordinamento campano per la gestione pubblica
dell'acqua ed il Comitato acqua pubblica Napoli guidati dal
padre comboniano Alex Zanotelli si sono recati alla stazione
marittima con lo scopo di prendere parte ad un convegno sul
ciclo idrico integrato della regione Regione Campania.
I manifestanti sono stati bloccati da un cordone di polizia che
ha impedito l'accesso alla struttura e solo dopo una lunga
trattativa una delegazione ha ottenuto di incontrare Fulvio
Bonavitacola, vice presidente della Regione Campania.
"Con il voto circa 27 milioni di italiani, il 12 e 13 giugno del
2011 - si ricorda in una nota stampa - indicarono con chiarezza
che l'acqua non deve essere fonte di profitto per le
multinazionali ma deve essere gestita con la partecipazione dei
cittadini, mediante aziende speciali, regolate non dal mercato
ma dal diritto pubblico".
"La scelta della Regione di escludere dal Convegno ogni realtà
rappresentativa dei cittadini in tema di acqua pubblica - ha
denunciato al megafono padre Zanotelli - è un indicatore chiaro
dell'orientamento delle Istituzioni oggi presenti negli Stati
Generali sull'Ambiente in Campania che non sostengono il
fondamentale diritto umano all'acqua, un bene troppo prezioso
che non può essere venduto ai privati".
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