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Attivista Siria, il mondo doveva fermare Putin nel 2015

Attivista Siria, il mondo doveva fermare Putin nel 2015

Wafa Alì, 'Cerco mio padre fatto sparire dal regime'

NAPOLI, 13 maggio 2022, 18:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Se la comunità internazionale avesse punito Assad e fermato la Russia nel 2015, quando lo chiedevamo noi, oggi l'Ucraina non subirebbe questa sanguinosa guerra. Mio padre è stato fatto sparire dalle forze di sicurezza nove anni fa ma io lo cerco ancora''. Wafa Ali Mustafa, 31 anni giornalista e attivista siriana esiliata a Berlino, in prima linea per la liberazione dei detenuti dal regime di Assad, riceverà Napoli il 'Premio Pimentel Fonseca' lunedi 16 maggio (ore 17 ) al PAN, prologo del settimo Festival di Giornalismo Civile 'Imbavagliati' edizione speciale 'per la pace'.
    'In lei convivono nel presente gli ideali, il coraggio, l'altruismo, l'amore per i suoi cari, per il suo popolo e per i diritti di ogni persona che animarono la vita di Eleonora' la motivazione che la lega all'eroina napoletana del 1799 :''Per noi che lottiamo a sostegno dei diritti umani fondamentali in Siria, Ucraina, Palestina, Cile, Colombia, l'unico modo per andare avanti è quello di ascoltare le nostre storie e collaborare insieme, creare una piattaforma comune'' racconta ringraziando Napoli e l'ideatrice del festival Désirée Klain.
    che con il tema 'Confi-Nati' ha messo al centro del programma 'le guerre dimenticate'. La storia di Wafa comincia nel luglio del 2013 quando suo padre viene prelevato a Damasco e fatto sparire dal regime. Come lui più di 150.000 civili probabilmente torturati e uccisi. ''Per noi siriani vedere ciò che accade in Ucraina spezza il cuore perché lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle''. Il suo grido per la libertà di stampa è globale: ''Il festival Imbavagliati è molto importante. Non si tratta solo di un modo per raccontare le nostre terribili storie. E' anche una maniera per tutti noi attivisti esiliati all'estero per connetterci, e progettare''. Al Premio interverranno la regista siriana Waad al-Kateab (una nomination agli Oscar con 'For Sama') e la giornalista Asmae Dachan. L'evento è promosso dal Comune di Napoli e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
   

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