(ANSA) - NAPOLI, 10 MAG - Hanno costretto i titolari di
un'importante società di raccolta rifiuti di Sant'Antonio Abate
(Napoli) a restituire il debito di 100.000 euro circa contratto
nei confronti di un altro imprenditore. Nello specifico Giovanni
Cafiero e Gennaro Spronello, considerati collegati al clan
Cesarano, assolutamente estranei alla compagine sociale
dell'azienda creditrice, tra i mesi di novembre e di dicembre
del 2020 si sarebbero adoperati per recuperare il corrispettivo
economico di alcune forniture risalenti al 2017 ed al 2018,
imponendo, insieme alla riscossione del debito, anche la
restituzione della merce giacente.
E' per questo che la scorsa notte Sant'Antonio Abate (Napoli) e
Pompei (Napoli), i militari della Compagnia Carabinieri di
Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di
custodia cautelare, nei confronti dei due uomini collegati al
clan attivo tra Castellammare e le aree vicine: sono gravemente
indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo e
dalla finalità camorristica. (ANSA).
Esattori clan costringono imprenditori a restituire debito
Vicini ai Cesarano, vittime titolari società napoletana rifiuti
