(ANSA) - MILANO, 28 APR - L'unica evoluzione difficile da
accettare è che il dialetto milanese stia scomparendo. Maurizio
Cucchi, poeta, scrittore, critico letterario, nato a Milano 76
anni fa, ha parlato della sua città a chi non ci è nato ma l'ha
scelta per viverci e lavorare, in un incontro organizzato dai
Cavalieri della Tavola Campana, sodalizio che da anni lavora per
promuovere culture che uniscono. Filo conduttore la recente
pubblicazione della nuova edizione di 'La traversata di Milano',
una guida destinata più che ai turisti agli stessi milanesi
distratti e veloci nel passare per le strade di una città che in
molti conoscono davvero poco.
"Sembra davvero che tantissimi abitanti non abbiano proprio
idea di quante bellezze nasconda Milano e soprattutto non
vogliano valorizzarle - ha detto Cucchi - Anche io non ho finito
di scoprirle, ho sofferto molto durante il lockdown costretto a
girare solo per le strade attorno a casa mia, ma ora sto
ricominciando le mie esplorazioni, con un solo cruccio: non
sento più parlare lo stupendo dialetto milanese, sta scomparendo
la voce di tanti poeti, di proverbi popolari intramontabili, di
belle canzoni".
"Abbiamo voluto rendere omaggio alla città che ci ospita e ci
dà la possibilità di esprimere appieno le nostre potenzialità",
ha aggiunto Alessandro Mazzone, presidente dell'associazione che
ha organizzato l'evento, al quale hanno partecipato anche
l'assessore al bilancio del comune di Milano Emmanuel Conte, a
sua volta autore di un libro sulla città, 'Milano a tratti', e
il consigliere comunale Riccardo Truppo, entrambi di origine
campana. (ANSA).
Libri: Cucchi, Milano da scoprire, purtroppo sparito dialetto
Scrittore racconta sua città,milanesi i primi a non valorizzarla
