(ANSA) - NAPOLI, 14 APR - Si svolgerà martedì 19 aprile
alleore 12,30 a palazzo Santa Lucia una riunione dei capigruppo
regionali, alla presenza dei vertici della Leonardo, per un
confronto sul piano industriale dell'azienda che ha annunciato
il trasferimento del centro di produzione di microelettronica di
Giugliano allo stabilimento del Fusaro. E' questo un primo
risultato dell'incontro tra una delegazione di lavoratori e
sindacato con l'assessore regionale al lavoro, Antonio
Marchiello, dopo il corteo che che visto i dipendenti del sito
di Giugliano raggiungere palazzo Santa Lucia in concomitanza con
le quattro ore di sciopero proclamate da Fim Fiom e Uilm. "I
lavoratori di Giugliano - ha affermato il segretario generale
della Fiom Cgil di Napoli, Rosario Rappa - stanno portando
avanti una lotta che riguarda il territorio napoletano. La
battaglia, in questa vertenza, non è motivata da licenziamenti o
processi di ristrutturazione. Siamo di fronte ad una realtà,
quella dell'elettronica, che ha un boom di ordini, che per via
del raddoppio delle spese militari deciso dal governo, vedrà nei
prossimi anni una crescita esponenziale. Nei primi giorni di
guerra è aumentato del 15 per cento il fatturato di Leonardo.
Accorpare due realtà, in questo caso Giugliano e Fusaro, blocca
lo sviluppo successivo". "Si tenta di spostare - secondo Rappa -
tutto lo sviluppo fuori dalla Campania, in particolare sul
Lazio. Per cui è una battaglia che serve per il territorio,
serve a garantire un processo di crescita, rispetto ad un
ridimensionamento che c'è stato sulle aerostrutture". "E' in
atto - ha sottolineato Nicola Ricci, segretario generale Cgil
Napoli e Campania - una deindustrializzazione. Il fatto che
Leonardo decida di chiudere Giugliano per accorparlo al sito del
Fusaro è un'operazione che va in danno sia alle notevoli
potenzialità nella creazione di posti di lavoro vista la
prossima crescita di domanda tecnologica nel settore per via dei
conflitti in atto, sia ad una idea di missione industriale di
questa regione". (ANSA).