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'Ambiente in Costituzione e la Rivoluzione gentile: la custodia del Creato'

Convegno organizzato dall'associazione forense 'In Oltre'

(ANSA) - NAPOLI, 28 MAR - "Ambiente in Costituzione e la Rivoluzione gentile: la custodia del creato". È il titolo del convegno organizzato dall'associazione forense 'In Oltre', che si svolgerà il 30 marzo alle ore 16 nell'Aula Siani del Tribunale di Torre Annunziata. La recentissima riforma costituzionale - che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Carta - ha elevato l'ambiente a principio fondamentale da difendere e tutelare. Sarà questo il punto di partenza del convegno, che chiarirà le implicazioni concrete della riforma.
    Un convegno, spiegano gli organizzatori, che sarà plurale e che vedrà la partecipazione non solo di operatori del diritto, ma anche di membri del mondo della Chiesa, studenti, imprenditori.
    "La nostra associazione è eterogenea e aperta a tutti. E anche i convegni che organizziamo sono così", spiega a Juorno l'avvocato Anna Brancaccio, presidente dell'associazione forense "In Oltre" e Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata che patrocina il convegno. "Ringrazio il Coa di Torre Annunziata, e segnatamente la presidente Luisa Liguori, per aver riconosciuto l'importanza del nostro convegno sia in termini di informazione che di formazione" dice l'avvocato Brancaccio. "La modifica dei due articoli della Costituzione - aggiunge - ci ha fornito lo spunto per organizzare il convegno e abbiamo quindi pensato di riprendere il tema della tutela dell'ambiente, a cui avevamo già dedicato altre iniziative in passato.
    L'obiettivo è provare a comprendere che cosa cambierà in futuro con la modifica dei due articoli. Già qualche anno fa ci siamo incontrati nell'aula Siani del Tribunale di Torre Annunziata per parlare di tutela dell'ambiente e danno alla salute procurato dal comportamento criminale di quanti l'ambiente lo devastano, lo sprecano, ne abusano, lo sfregiano. Come molti sanno è un argomento che sta molto a cuore all'associazione In Oltre. È uno dei principi cardine dello Statuto di fondazione dell'associazione In Oltre. L'ambiente, la natura, sono temi sensibili, questioni che ci occupano e ci preoccupano anche come cittadini, e spesso come avvocati nelle aule di giustizia. Se fino ad ora agenti inquinanti come, ad esempio, l’Ilva di Taranto o tante altre fabbriche hanno potuto inquinare impunemente, senza ricevere sanzioni, ora che la parola ambiente è diventata un termine garantito dalla Costituzione, addirittura inserito fra i principi fondamentali, anche l’iniziativa economica privata dovrà operare nel rispetto dell’ambiente, senza creare danni alla salute e all’ecosistema". "Questa come le altre volte - spiega l'avvocato Brancaccio evidenziando come è stato strutturato il convegno - abbiamo cercato di coinvolgere tutte le parti interessate: non solo importanti operatori del diritto, ma anche gli studenti e i giovani, esponenti della Chiesa e chiunque sia interessato ai nostri temi. Vogliamo aprire l’aula del tribunale ad un pubblico più ampio. I nostri convegni sono eterogenei così come eterogenea è la nostra associazione, che si rivolge a tante categorie diverse. In questa occasione sarà presente anche l’artista Antonio Carotenuto che presenterà due opere molto belle sul tema dell’ambiente. L’artista ha voluto esaltare la forza violenta dell’uomo spregiudicato, arrogante trionfatore e conquistatore. Nell’opera dal titolo “Non sono stato io è stato il cane” viene emulata la caccia alle lucertole di ragazzini annoiati che trascorrevano la giornata facendo strage di lucertole. E la caccia alle lucertole era un modo per vincere le paure e le sfide di ogni giorno. Nella seconda opera “Grande testa di Gabbiano” l’artista inneggia alla vita, al creato e alla libertà. In quest’opera si contemplano elementi come il mare, l’aria, il legno di pino marittimo, il vento, la salsedine, il profumo dell’estate, il paesaggio mediterraneo e tanta armonia". Per quanto riguarda i relatori? "Il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, uno di quelli che ha lavorato proprio alla modifica dei due articoli, ci parlerà del suo lavoro e ci aiuterà a comprendere che cosa cambia a livello di reati dopo questa modifica. L’avvocato civilista Valerio Ricciardi approfondirà invece il tema del danno esistenziale e di come esso sarà tutelato in futuro. Interverrà poi un giovane imprenditore, Renato Paolucci, che sta mettendo a punto un innovativo sistema di coltivazione con l’acquaponica: un metodo di coltivazione sostenibile, che non prevede sfruttamento del suolo, ma nutre le piante con l’acqua dolce concimata attraverso l’allevamento dei pesci. Ci sarà - aggiunge Brancaccio - un intervento dagli Usa del professor Antonio Giordano, oncologo di chiara fama mondiale che ha studiato e studia l’impatto devastante dell’inquinamento dell’ambiente sulla salute pubblica. Giordano è impegnato in questi mesi a studiare per conto del Ministero della Salute l’impatto degli agenti inquinanti in alcune zone dell’Italia che avrebbero determinato una maggiore diffusione del virus covid 19 con conseguente e drammatico aumento dei decessi. Abbiamo poi voluto affidare le conclusioni del convegno al vescovo di Acerra, Antonio Di Donna. Un uomo che se non fossimo in tempi di guerra, non esiterei a definire un guerriero di Cristo contro gli avvelenatori della nostra terra. Le sue battaglie ad Acerra e ovunque in Italia gli uomini sfregiano la natura sono seguite con attenzione e appoggiate anche dal Santo Padre. Papa Francesco quando ha scritto nel 2015 l’enciclica Laudato Si ha crertamente pensato alle battaglie del Vescovo di Acerra. Lasciatemi ricordare anche il moderatore del convegno, un eccellente giornalista del quotidiano Avvenire. Parlo di Pino Ciociola, uno che si occupa di cronaca e problemi sociali che spesso si è interessato di Terra dei Fuochi e reati ambientali. E l’ha fatto come sempre andando sui luoghi in cui si consumava lo scempio ambientale". Il nuovo articolo 9 sancisce la tutela dell’ambiente anche nell’interesse delle future generazioni. Quanto è importante questo passaggio sulla solidarietà intergenerazionale? "È importante perché loro un domani avranno una tutela assai maggiore rispetto a quella che abbiamo avuto noi. Spero che questi principi non rimangano sulla carta ma siano attuati concretamente. Siamo in ritardo, la natura si sta già ribellando. Dobbiamo smetterla di strozzarla e invertire subito la rotta. Credo fosse un atto dovuto da parte del legislatore iniziare a delineare una norma più precisa, ma a questa deve poi seguire l’applicazione pratica, altrimenti è inutile. Dobbiamo farlo nell’interesse delle future generazioni ma anche per noi che in questo momento viviamo su questo pianeta". "La rivoluzione gentile è un concetto che ho mutuato dalla lettura dell’omonimo libro di Dacia Maraini. Credo che nella vita si debba essere rivoluzionari per poter cambiare determinati sistemi, ma in senso gentile, senza ricorrere alla violenza. Possiamo cambiare il nostro modo di pensare e credere in ciò che facciamo. Confrontandoci con gli altri, scopriamo di non essere così soli e che siamo in molti a pensarla allo stesso modo. Per cambiare il mondo dovremmo iniziare cambiando noi stessi. E su questo versante l’associazione forense In Oltre di cui mi onoro di far parte ha una sensibilità particolare. Questo - conclude l'avvocato Brancaccio - non sarà il primo nè l’ultimo convegno su questo tema perchè nella nostra associazione ci sono tanti amiche ed amici professionisti che da anni mettono a disposizione molto del loro poco tempo libero per alzare il livello di attenzione sui temi della salute dell’ambiente e dunque sulla salute collettiva. Ecco, permettetemi di dire che anche questa iniziativa, questo convegno di formazione/informazione, non sarebbe stato possibile organizzarlo senza le idee e l’aiuto di tutti gi associati a “In Oltre”.
    (ANSA).
   

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