(ANSA) - NAPOLI, 28 MAR - Nel Parco archeologico di Pompei si
sperimentano nuove tecnologie. Si chiama Spot il ''robot
quadrupede'' che e' stato di recente utlizzato per ispezionare
luoghi anche di piccole dimensioni in tutta sicurezza,
acquisendo e registrando dati utili allo studio e alla
progettazione di interventi. ''I progressi tecnologici nel mondo
della robotica, dell'intelligenza artificiale e dei sistemi
cosiddetti autonomi, hanno prodotto soluzioni e innovazioni piu'
facilmente associate al mondo industriale e manifatturiero, che
finora non avevano trovato applicazione all'interno dei siti
archeologici a causa dell'eterogeneita' delle condizioni
ambientali, dell'estensione del sito. Oggi , grazie alla
collaborazione con aziende di alta tecnologia e a seguito di
queste riuscite sperimentazioni, vogliamo testare l'impiego di
questi robot nei cunicoli sotterranei degli scavatori
clandestini che stiamo rilevando nel territorio intorno a
Pompei, nell'ambito di un protocollo d'intesa con la Procura di
Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso. - spiega il
direttore generale, Gabriel Zuchtriegel - Spesso le condizioni
di sicurezza nelle gallerie scavate dai tombaroli sono molto
critiche, per cui l'uso di un robot potrebbe rappresentare una
svolta che ci consentirebbe di procedere con maggiore rapidità e
in totale sicurezza''.
Tali sperimentazioni si inseriscono nel piu' ampio progetto del
Parco archeologico di Pompei Smart@POMPEI, finalizzato a una
gestione intelligente, sostenibile e inclusiva del Parco,
attraverso una soluzione tecnologica integrata, e che fa di
Pompei uno Smart Archaeological Park. Per queste attivita' il
Parco si sta avvalendo della collaborazione di aziende di
Information Technology in continua ricerca e innovazione, come
Leica Geosystems (part of Hexagon) e Sprint Reply, società del
Gruppo Reply specializzata in robotica e process automation.
(ANSA).
A Pompei un robot per esplorare i cunicoli dei tombaroli
Il futuro entra nell'archeologia e ne accresce le conoscenze
