(ANSA) - BARI, 26 MAR - "Questo film è una carezza al
pubblico, perché sentivo questa esigenza in un momento così
difficile come quello che da due anni stiamo vivendo e con una
guerra vicina, uno dei tanti conflitti che ci sono ma che ci fa
più paura perché è così vicino". Alessandro Gassmann, ospite al
Bif&st, ha raccontato in un incontro con il pubblico la regia
del film "Il silenzio grande", proiettato nel teatro Piccinni,
per il quale con Maurizio De Giovanni e Andrea Ozza riceverà la
sera del 26 marzo, nella cerimonia inaugurale del festival nel
teatro Petruzzelli, il Premio Furio Scarpelli per la migliore
sceneggiatura.
Oltre ai personaggi "così empatici e pieni di difetti, come
siamo noi" ha detto Gassmann, anche i libri hanno nel film un
ruolo rilevante, perché rappresentano il mondo in cui si rifugia
il protagonista scrittore. Ai tre ospiti il pubblico ha chiesto
i titoli dei loro libri preferiti. "Per ricordare, proprio in
questo momento, che fortunatamente la Russia non è Putin - ha
detto Gassmann -, mi viene in mente 'Le notti bianche'" di
Dostoevskij.
Il film è ambientato a Napoli e De Giovanni ha raccontato un
aneddoto che lega Vittorio e Alessandro Gassmann alla città. Nel
1967 Vittorio Gassman girò "Questi fantasmi" sulla scalinata ad
arco di palazzo San Felice, nel quartiere Sanità, nel ruolo di
Pasquale Lojacono. Sul set c'era il figlio di 2 anni,
Alessandro, il quale, 50 anni dopo, nel 2017, sulla stessa
scalinata girava una scena nei panni di un ispettore della serie
"I bastardi di Pizzofalcone", dal nome Lojacono. "E' la magia di
quel luogo, dell'arte e di questa famiglia" ha detto lo
scrittore. (ANSA).
Bif&st: Gassmann, 'Il silenzio grande' è una carezza al pubblico
Proiezione film e poi incontro con il regista in teatro Piccinni
