(ANSA) - CASERTA, 24 MAR - Udienza fiume al processo in
corso al Tribunale di Nola per la morte del 29 enne Raffaele
Arcella di Caivano (Napoli), vittima di un presunto caso di
malasanità.
Sono imputati per omicidio colposo i medici Carlo Casillo e
Stefano Cristiano, quest'ultimo esperto in operazioni
chirurgiche per dimagrire e coinvolto in altri due casi di
presunta colpa professionale: per due pazienti del Casertano,
Angela Iannotta, 28 enne in fin di vita dopo due interventi
effettuati da Cristiano, e Francesco Di Vilio, 69 morto il 1
gennaio scorso.
Raffaele Arcella morì il 13 aprile 2019 dopo un intervento di
bypass gastrico eseguito alla clinica "Trusso" di Ottaviano.
il giovane voleva dimagrire e così si rivolse al chirurgo
Stefano Cristiano. All'udienza a Nola è stato sentito il
consulente nominato dalla Procura, Guido Sciaudone docente di
chirurgia all'Università Federico II-
Il medico ha spiegato che durante l'intervento effettuato da
Cristiano e Casillo, ad Arcella fu lesionata l'arteria
retrostante lo stomaco. Il 29enne fu trasportato in condizioni
critiche al Policlinico di Napoli, dove morì.
Sono stati sentiti anche i genitori di Raffaele, assistiti
dall' avvocato Ferdinando Pellino) , che sono parte civile nel
processo.
Il papà ,.Antonio, ha ricostruito in modo drammatico, con
parole di rabbia e dolore, la vicenda , compreso il tentativo di
dissuadere Raffaele dal sottoporsi all'intervento per impiantare
il by-pass gastrico che avrebbe dovuto portarlo a perdere peso;
"era un pezzo di ragazzo di 135 kg per quasi un metro e novanta
di altezza" ha detto, ricordando come il figlio non fosse obeso.
Si tornerà in aula il 15 giugno. Intanto proseguono le indagini
della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul chirurgo Stefano
Cristiano in relazione alle vicende di Angela Iannotta
(residente a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e Franc esco
Di Vilio. di Villa Literno (Caserta). (ANSA).
Morto dopo intervento per dimagrire, consulente pm accusa
Processo a Nola, imputato medico già coinvolto in altri casi
