Dal Museo Archeologico Nazionale di
Napoli parte un racconto collettivo della città e delle sue
bellezze artistiche, tutto in una App: si chiama extraMANN ed è
disponibile gratuitamente per iOS e Android in tutti gli store
digitali.
L'applicazione di 'mappatura collaborativa' prende il nome
dalla rete di circa 40 luoghi d'arte, promossa dal MANN dal
2017. Ne fanno parte oggi musei privati e universitari, chiese,
catacombe, centri culturali gestiti da 33 operatori tra
associazioni, enti, fondazioni dalla Galleria Principe alla
Sanità, dai Vergini a Posillipo fino a Portici. L'app extraMANN,
voluta dal museo e realizzata dalla start Up napoletana
CityOpenSource, in italiano e inglese, offre all'utente la
possibilità non solo di informarsi sulle attività dei siti, ma
di partecipare narrando la propria esperienza, condividendo
impressioni o suggerendo nuove visite e itinerari. E' possibile
infatti aggiungere contenuti come testi, foto, video e audio e
anche 'mappare' altri luoghi della città non aderenti alla rete.
''Una rete che vuole essere protagonista di quel 'quartiere
della cultura' per il quale tutti insieme dobbiamo lavorare, un
patto che vuole generare progetti e opportunità, in una visione
comune del territorio'', spiega il direttore del MANN Paolo
Giulierini. ''La rete extraMANN nasce nell'ambito del più ampio
progetto universitario OBVIA per la disseminazione dell'immagine
del MANN - sottolinea Daniela Savy (Università Federico II)
coordinatrice OBVIA - è in linea con la politica culturale
europea e nazionale di apertura al territorio dei siti
culturali, concepiti quale risorsa di crescita della
collettività''. ''La app extraMANN vuole promuovere il
protagonismo attivo delle persone'', conclude Ilaria Vitellio di
CityOpenSource che ha disegnato percorsi tra 'archeologia,
storia, scienza, ma anche sottoterra ed 'in movimento'.
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