Non si fermano alla perquisizione
nell'abitazione, affittata insieme con altri immigrati e
lasciata da circa un anno, le attività investigative della Digos
e della Procura di Napoli su Benrabah Lakdhar, l'algerino di 37
anni che ieri a Cannes, impugnando un coltello, ha assaltato una
pattuglia di poliziotti inneggiando al profeta Maometto.
Nell'abitazione, che si trova nel cuore di Napoli,
precisamente nella zona di Porta Capuana, non è stato ritrovato
materiale ritenuto utile alle indagini. Esclusa l'ipotesi che
nel centro storico esistesse un 'covo freddo', gli investigatori
però non si fermano: si sta cercando di ricostruire i movimenti
dell'uomo in città e non solo.
Lakdhar era in possesso di un permesso di soggiorno
rilasciato dalla Questura tre anni dopo il suo approdo in Italia
avvenuto nel 2008. Gli accertamenti del pool antiterrorismo
riguardano anche le relazioni intessute dall'algerino in questi
anni, con l'obiettivo di comprendere se il 37enne fosse un "lupo
solitario" o una "cellula dormiente" dell'estremismo islamico.
Il presunto venditore ambulante Benrabah Lakdhar si era
trasferito in Francia circa un anno fa grazie a quel permesso di
soggiorno regolarmente ottenuto a Napoli, poi diventato una
carta di soggiorno, che gli consentiva libera circolazione in
Europa.
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