Dieci microcellulari, sei sim
card e cavetti di alimentazione "recapitati" all'interno del
carcere utilizzando un drone. E' quanto accaduto nella casa
circondariale di Avellino. Lo rende noto il segretario generale
del Sappe, Donato Capece. La scoperta, avvenuta sabato scorso ma
resa nota oggi per esigenze investigative, è stata fatta dagli
agenti del Nucleo operativo traduzioni che hanno individuato un
involucro perfettamente confezionato nell'area dell'intercinta
dell'istituto penitenziario. Nel recente passato sono stati
rinvenuti e sequestrati microcellulari destinati a detenuti
all'interno di palloni da calcio lanciati dall'esterno.
"Si ripropone -commenta il segretario del sindacato autonomo- la
delicata e attuale questione del controllo sul sorvolo dei droni
in prossimità degli istituti penitenziari, ma anche per
utilizzarli a beneficio della sicurezza e dei controlli da parte
degli agenti". "Sarebbe opportuno - aggiunge Donato Capece -
pensare alla costituzione di un Nucleo di poliziotti
penitenziari specializzati ed esperti nell'utilizzo e nella
gestione dei droni in ottica preventiva e dissuasiva oltre a
fornire un valido aiuto in caso di evasione per rilevare e
monitorare con tempestività ampi spazi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA