Il Pil della Campania nel 2020,
anno contrassegnato dall'emergenza covid e dalla conseguente
crisi economica, ha registrato una riduzione dell'8,2 per cento
a fronte a un calo nazionale dell'8,9 per cento ma si iniziano a
scorgere segni di ripresa. E' la fotografia che emerge dal
Rapporto sull'economia regionale della Banca d'Italia illustrato
al direttore delle sede, Antonio Cinque, e da Luigi Leva,
titolare della divisione Ricerche.
Se il Pil ha subito un forte calo, la flessione del reddito
disponibile di imprese e famiglie è attorno al 2 per cento
grazie alle misure di sostegno messe in campo dal Governo. Il
settore più colpito dalla crisi è stato quello dei servizi ''a
livelli mai così bassi negli ultimi 10 anni'' con particolare
riferimento al commercio, alla ristorazione, al tempo libero e
al turismo che registra un calo di flussi del 70 per cento e
l'azzeramento dei crocieristi. Gli unici comparti che in
Campania non hanno sofferto sono stati l'agroalimentare e il
farmaceutico che sono stati trainanti per l'economia regionale.
''La pandemia ha avuto ripercussioni severe sull'economia
regionale - ha detto Cinque - E' stata una crisi molto
asimmetrica con settori fortemente penalizzati e altri che
invece non hanno sofferto. Ora anche grazie all'utilizzo delle
risorse del Pnrr tutti ci aspettiamo e speriamo nel rimbalzo
visto anche che una buona parte dei fondi sono destinati al
Mezzogiorno''.
Ad attenuare gli effetti della crisi sull'economia campana
nell'anno del covid anche l'export che, sebbene abbia un calo
del 6,4 per cento, ha registrato performance positive nel
comparto farmaceutico e agroalimentare che ha ampliato le
vendite negli Stati Uniti. Complessivamente tra industria e
servizi circa il 60 per cento delle imprese ha registrato un
calo del fatturato. Da qui la necessità di ricorrere al credito
e agli interventi messi in campo dal Governo. Secondo i dati, a
dicembre 2020, il 65 per cento delle imprese aveva fatto ricorso
o alle moratorie (dl Cura Italia) o alle garanzie sui prestiti
(dl Liquidità) e il 17 per cento a entrambe.
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