Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Contrabbando gasolio: GdF Napoli sequestra beni per 18 mln

tra province napoli,salerno,reggio calabria

Contrabbando gasolio: GdF Napoli sequestra beni per 18 mln

Coinvolte anche le province di Salerno e di Reggio Calabria

NAPOLI, 11 giugno 2021, 07:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni del valore di oltre 18 milioni di euro, nei confronti di 4 società e relativi amministratori operanti nel settore del commercio e distribuzione di carburanti, è stato eseguito dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, con il coordinamento della Procura partenopea - Terza Sezione Criminalità Economica ed Informatica, tra le province di Napoli, Salerno e Reggio Calabria.
    Sono stati sequestrati, in particolare, conti correnti, denaro contante, preziosi e gioielli, autovetture ed immobili, pari all'Iva evasa sulle fatture false contabilizzate e dichiarate al fisco, nei confronti dei rappresentati legali di molteplici società, indagati per frode fiscale.
    Il meccanismo fraudolento ricostruito dai finanzieri del 1° Nucleo operativo metropolitano di Napoli consisteva nell'importare il prodotto energetico via mare dalla Spagna, da una società di capitali maltese, con basi decisionali a Napoli e Catania, e stoccarlo, in 'sospensione d'imposta', nei pressi di un deposito costiero napoletano.
    Da qui il carburante veniva ceduto solo cartolarmente, e quindi senza versare accisa ed Iva, ad un altro deposito fiscale situato in Calabria e fatto risultare venduto a società "cartiere", prive di deposito o di qualunque struttura organizzativa, le quali acquistavano solo sulla carta il prodotto in esenzione di Iva per poi cederlo con l'emissione di fatture false a depositi commerciali campani.
    Questi ultimi erano di fatto gli unici utilizzatori del carburante di contrabbando che non era mai stato spostato da Napoli.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza