Le decisioni assunte dall'Ufficio
scolastico sugli organici di tutte le scuole di ogni ordine e
grado e la formazione delle classi sul territorio della Campania
"mettono fortemente a rischio l'organizzazione di una didattica
efficiente per il prossimo settembre, anche mortificando le
libere scelte degli alunni". A sostenerlo, in una nota nella
quale si annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale
della scuola della Campania, sono le segreterie regionali di Flc
Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, secondo le quali
"si compromettono le prospettive di uno sviluppo dell'istruzione
in linea con le nuove esigenze di formazione e di crescita di
nuove figure professionali strettamente collegate al mercato del
lavoro".
"Accanto alla drastica riduzione delle classi di scuola
dell'infanzia e della primaria e a un generale taglio per
effetto del quale nella stessa aula ci saranno 30 e più alunni,
si è ora scoperto - ricordano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola,
Snals e Gilda - che in molti casi si sono cancellate delle
classi prime di alcuni indirizzi, creando i presupposti per la
definitiva scomparsa degli stessi. Il tutto, senza alcun
confronto organico e preventivo con le Organizzazioni Sindacali
sulla necessità di individuare idonee soluzioni al di là delle
presunte cifre. Addirittura, sono stati usati pesi e misure
differenti per formare le classi tra i territori della regione
Campania, eliminando quelle con un alto numero di alunni ed
approvando quelle con dati inferiori. Per i corsi serali oltre
al taglio degli organici, non sono stati ancora digitati i dati
degli alunni iscritti dagli ambiti territoriali con gravi
conseguenze in termini di organici del personale ATA".
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