Cagliari in vantaggio di un punto
sul Benevento. Ma la richiesta del tecnico rossoblù Leonardo
Semplici forse è più importante di uno schema offensivo o
difensivo. "L'errore più grande sarebbe quello di perdere - ha
scherzato - ma anche quello di andare lì a gestire: ultimamente
abbiamo sempre giocato partite da dentro o fuori: domani sarà
una di queste".
L'approccio? "Bisogna pensare che il futuro è nelle nostre mani
- ha continuato Semplici - e che andiamo a giocarci un pezzo di
salvezza. Dobbiamo affrontare la partita con la giusta
mentalità: umiltà, ma anche personalità e consapevolezza delle
nostre qualità". Tornano dal primo minuto Marin e Joao Pedro. Ma
Semplici non ha dato nessun indizio sullo schieramento e sul
modulo: "Vedremo domani, anche per capire se sarà opportuno
giocare con tre o quattro dietro: sappiamo però che la nostra
squadra è brava ad adattarsi a un modulo o all'altro".
Davanti al Cagliari non ci sarà l'ex Sau, a segno all'andata. Ma
Semplici avrà di fronte un giocatore che conosce molto bene dai
tempi della Spal, Schiattarella: "L'ho lanciato io da regista-
ha ricordato- e in questi anni è cresciuto tantissimo. Un
giocatore da tenere sicuramente d'occhio. Ma bisogna stare
attenti anche alla capacità degli avversari di andare in
profondità e alla abilità del Benevento ad andare in gol sui
calci piazzati: per questo in settimana ci siamo allenati bene
sulle contromisure".
Ma Semplici è fiducioso: "La squadra sta crescendo sotto
l'aspetto mentale, le qualità ci sono sempre state ma ora
vengono espresse per tutto l'arco della partita. Ho visto
coesione, voglia di mettersi uno a disposizione dell'altro: con
il Napoli abbiano tirato fuori questo spirito. E questo spirito
deve accompagnarci sino alla fine del campionato".
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