"Questo è il luogo in cui Mario si
è divertito con il basket, ha frequentato gli amici, ha parlato
di politica. E' giusto che oggi qui ci sia il suo murales". Così
Anna, la madre di Mario Paciolla, ricorda il figlio trovato
morto a luglio in Colombia, dove lavorava come volontario per
l'Onu. Una morte sulla quale i familiari chiedono da mesi di
fare chiarezza. La donna, con accanto il marito, ne parla
davanti al Murales inaugurato oggi nel parco in via dell'Erba,
all'Arenella, per ricordare il ragazzo scomparso.
"Ringraziamo - aggiunge la mamma - il sindaco Luigi de
Magistris che è sempre stato al nostro fianco e i ragazzi del
comitato Giustizia per Mario Paciolla. Continuiamo a chiedere a
tutti di sostenerci divulgando questa triste vicenda per
chiedere prima la verità e conseguenzialmente la giustizia, ma
non solo per lui, per tutti quelli che sperano e lavorano per un
mondo migliore".
Con lei l'artista Luca Carnevale che ha realizzato il murales
e il sindaco de Magistris: "C'è un impatto forte - dice
quest'ultimo - quando si entra, un impatto che dà l'idea di
elementi di diritti umani importanti. Mario è morto per una
battaglia di libertà, per l'affermazione dei diritti in un mondo
complesso. Va ricordato perché il mondo si abbatte come tsunami
sui ricordi e la memoria rischia di sparire, invece la ricerca
di verità e giustizia deve essere in mente alle istituzioni. Per
questo da Napoli si lancia un grido sul fatto che l'impegno non
si ferma fino a quando non si saprà la verità".
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