All'ultimo respiro il Cagliari
agguanta un prezioso pareggio sul campo del Napoli. I sardi
fanno quindi un importante passo avanti nella lotta per la
salvezza, mentre il Napoli cede due punti che sarebbero stati
preziosissimi nella battaglia che si sta combattendo alle spalle
dell'Inter per raggiungere il traguardo della qualificazione
alla Champions League del prossimo anno.
Gli azzurri hanno il torto di non chiudere la partita
sfruttando una delle tantissime occasioni maturate nel corso
della gara. Agli uomini di Gattuso resta anche il rimpianto per
un secondo gol segnato da Osimhen a metà della ripresa annullato
dall'arbitro Fabbri il quale giudica un leggero tocco
dell'attaccante nigeriano sulla spalla di Godin, prima della
conclusione a rete, tanto falloso da compromettere la regolarità
dell'azione.
La squadra di Gattuso, comunque, ricade ancora una volta nel
suo principale difetto, quello di non saper chiudere
definitivamente una partita dominata in lungo e in largo. E nel
calcio, si sa, alla fine contano solo i gol.
D'altro canto il Cagliari ha il merito di non lasciarsi mai
andare e di continuare a combattere con coraggio fino alla fine,
trovando al 48' della ripresa il gol del prezioso pareggio con
una puntata di Nandez che si fa trovare pronto davanti a Meret e
sfrutta un lunghissimo lancio in verticale di Asamoah,
proveniente addirittura dal centrocampo.
Il protagonista assoluto della partita è Osimhen, autore del
gol che al 12' del primo tempo sblocca la gara. L'attaccante
nigeriano riceve il pallone appena dentro l'area di rigore da
Insigne, brucia sullo scatto Godin e conclude con un tiro
rasoterra che supera Cragno. Osimhen segna anche nella ripresa
uno splendido gol, lanciandosi in velocità tra due avversari e
scavalcando il portiere del Cagliari con un pallonetto, ma il
fischio di Fabbri annulla la sua prodezza.
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