Il Bellini di Napoli chiude la sua
'Zona Rossa', il progetto che ha visto per 76 giorni di
'reclusione' un gruppo di artisti , mai usciti dal teatro. Nel
corso di questo periodo è stato mostrato in streaming non uno
spettacolo compiuto, ma le sue fasi creative . ''Oggi 5 marzo è
passato un anno da quando il teatro Bellini ha chiuso. Abbiamo
scelto questa data per sciogliere il progetto Zona Rossa perché
riteniamo che la data annunciata del 27 marzo (la possibilità di
riapertura dei teatri nelle zone gialle, ndr) non sia una
risposta alle criticità e alla complessità del nostro settore ''
dichiarano gli attori Alfredo Angelici, Federica Carruba
Toscano, Pier Lorenzo Pisano, Matilde Vigna, gli ultimi a
lasciare il teatro. La chiusura del 'folle progetto' come
definito dagli stessi promotori avviene proprio alla vigilia del
ritorno di Napoli e della Campania in zona rossa' a causa del
l'aumento dei contagi Covid.
''Oggi, alla fine di questi 76 giorni in cui di teatro abbiamo
parlato, discusso, immaginato e litigato, resto con un senso di
disillusione. Anche se fin dal principio avevamo preventivato un
possibile fallimento, e benché ne usciamo dopo aver realizzato
ben due spettacoli fatti e finiti, non riconosco la visione del
teatro che avevo prima" dichiara Daniele Russo del Bellini.
Due le nuove creazioni "che chissà quando andranno in scena",
nate da queste giornate vissute "senza mai vedere neppure la
luce del sole". Protagonisti gli stessi quattro attori:
"Settantasei, Il crollo dell'impero romano d'occidente" ,
drammaturgia e regia di Licia Lanera, Pier Lorenzo Pisano e
"Senet" drammaturgia e regia Pier Lorenzo Pisano.
''Questo è il tempo in cui ci è concesso di vivere e il nostro
progetto, Zona Rossa, che accorda il suo respiro a quello del
tempo corrente, si chiude, forse troppo presto, forse troppo
tardi'' dichiara Davide Sacco.
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