(ANSA) - NAPOLI, 27 FEB - "Voglio raccontare a tutti quello
che è successo, voglio che tutti sappiano il dramma assurdo che
ha colpito la mia famiglia, che ha ucciso Pino e che, si badi
bene, non è una casualità. Mio marito da quando è iniziata la
pandemia non ha mai fatto tamponi nell'istituto penitenziario
presso cui lavora.
Non ha mai ricevuto adeguate protezioni dal contagio sul posto
di lavoro. Non è stato mai tutelato. Lo Stato lo ha fatto
morire...". E' la denuncia della moglie di Giuseppe Matano, il
sostituto commissario che prestava servizio nel carcere
casertano di Carinola deceduto,a soli 50 anni, compiuti lo
scorso 23 febbraio, a causa del Sars-Cov-2. A pubblicarla come
post sul web è stato il figlio Luca, a nome della madre, Barbara
Greco, che si scaglia contro le istituzioni.
"Il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute -
scrive ancora Barbara Greco nel messaggio - il 7 aprile ha
pubblicato un bollettino. Anche qui solo parole per i detenuti.
Leggo altri articoli… si parla solo di detenuti. E del personale
della Polizia Penitenziaria chi ne parla? Chi mi spiega come mai
nel carcere di Carinola, dove mio marito lavorava, il 6 febbraio
2021 sono risultati positivi contemporaneamente 17 tra agenti e
ispettori di Polizia Penitenziaria (di cui uno deceduto 2 giorni
dopo, seguito oggi da mio marito), un infermiere ed un operatore
sanitario, mentre le centinaia di detenuti sono risultati (a
seguito di tamponi effettuati a tappeto) tutti negativi? Come
mai l'Amministrazione Penitenziaria si è precipitata a
sottoporre a tampone molecolare l'intera popolazione di detenuti
del carcere dopo la scoperta di questo cluster tra agenti?".
Il post si chiude con una promessa: "non avrò pace finchè lo
Stato non risponderà alle mie domande e, se come immagino, le
risposte non saranno soddisfacenti, non mi fermerò e chiederò
giustizia per l'omicidio (perché questo sarebbe) di mio marito".
(ANSA).
Covid: moglie agente Penitenziaria morto, chiederò giustizia
Su Fb:"Mai un tampone, Stato tutela detenuti non suoi servitori"
