Con la firma del protocollo
d'intesa tra il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, e
l'Assessore Regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo, si
raddoppia l'impegno per la creazione della «Banca delle Terre
abbandonate o incolte». L'intesa, prevista all'interno del piano
di "Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre abbandonate e
incolte del Mezzogiorno" (SIBATER), prevede infatti che i
Comuni della Campania effettuino il censimento dei beni del
proprio patrimonio di terre in stato di abbandono da lungo
tempo, al fine di concederli in gestione a giovani di età
compresa tra i 18 e i 40 anni, tramite bandi pubblici.
"L'associazione dei comuni campani - ha dichiarato Carlo Marino,
Presidente Anci Campania - abbraccia con favore il piano di
recupero e riutilizzazione che ha ispirato la nascita della
Banca delle Terre Campana. Il lavoro fondamentale dei Comuni, al
fianco dell'impegno profuso dalla Regione, può rappresentare
un'opportunità unica per lo sviluppo locale e la creazione di
nuove realtà e poli agricoli. L'obiettivo della Banca delle
Terre Campana sarà quello di favorire l'inclusione sociale e
sanare i crescenti disequilibri tra centri e periferie, fascia
costiera e aree interne sottraendo all'abbandono terreni incolti
e sottoutilizzati, e trasformandoli in occasione per le nuove
generazioni". Soddisfatto anche Nicola Caputo, Assessore
all'Agricoltura della Regione Campania: "Con la firma del
protocollo d'intesa con l'Anci Campania diamo avvio alle
attività necessarie per implementare la Banca della Terra.
L'obiettivo è quello di censire le terre agricole abbandonate ed
assegnarle ad agricoltori, in particolare 'giovani' agricoltori,
per contrastare l'abbandono dei terreni e delle produzioni
agricole, contenere il degrado ambientale e favorire il ricambio
generazionale in agricoltura. La Banca della Terra - ha concluso
Caputo - sarà un'importante occasione di incontro, tra tutela e
valorizzazione del territorio, agricoltura e giovani".
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