Quattro noti imprenditori ritenuti
vicini al clan dei Casalesi (Schiavone e Zagaria) sono stati
arrestati dai carabinieri nell'ambito di un'indagine sulla
penetrazione della camorra nel tessuto economico della provincia
di Caserta. Notificate anche due misure interdittive, al
responsabile protempore dell'ufficio tecnico del Comune di
Capua, gravemente indiziato di turbata libertà degli incanti e
corruzione, e a un impiegato di banca che era in servizio a
Santa Maria Capua Vetere, accusato di avere consentito
trasferimenti di denaro contante su conti bancari riconducibili
al clan. Sequestrati dalla GdF beni per 15 milioni di euro, tra
cui il cosiddetto "Palazzo delle Cento Persone" di Capua
(Caserta), dove sarebbe dovuta sorgere una Rsa. L'edificio era
di proprietà di uno degli indagati, l'imprenditore Domenico
Pagano, per il quale il gip di Napoli, su richiesta della Dda,
ha disposto il carcere, titolare della società "Immobiliare
generale" (anche questa tra i beni sequestrati), ritenuto
gravemente indiziato di essere inserito nel Clan dei Casalesi.
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