La convocazione di un tavolo
permanente per salvare la filiera turistica, convocato dal
prefetto e composto dai rappresentanti di categoria e dalle
diverse istituzioni competenti e l'istituzione di un
Osservatorio per la legalità per la tutela di imprese e famiglie
a rischio speculazioni con compravendite sospette e usura. E'
quanto chiesto dalla filiera del turismo, riunita nell'hastag
#IlTurismoNonMolla, che oggi ha manifestato lungo le strade
cittadine e in piazza Plebiscito davanti alla sede della
Prefettura.
"La filiera turistica è stata colpita al cuore a seguito
delle conseguenze della pandemia - denunciano gli operatori - i
nostri imprenditori, le agenzie di viaggio, gli agenti del
turismo organizzato, i gestori di strutture ricettive
integrative del reddito e imprenditoriali, le guide e gli
accompagnatori turistici, le associazioni del turismo sociale,
sono tutti costretti a subire la grave crisi senza trovare alcun
riscontro di sostegno da parte delle istituzioni".
Gli operatori puntano il dito contro "gli esigui ristori" e
denunciano che "c'è anche chi non ha ottenuto neppure un
riconoscimento della loro grave condizione". Gli operatori, nel
dirsi "preoccupati visti gli ultimi dati acquisiti dalla nostra
filiera", chiedono di verificare con tutte le istituzioni le
possibili soluzioni in base alle competenze previste dalle
normative e auspamo che il.prefetto "si faccia promotore di un
tavolo pubblico-privato per individuare soluzioni condivise e
proposte al fine di garantire e tutelare imprese e famiglie del
comparto e di istituire un osservatorio di legalità dal rischio
infiltrazioni". Alla manifestazione hanno aderito le sigle
AdvUnite, Abbac l'associazione dei B&B, Affittacamere e case
vacanze della Campania, i Cti Commerciali Turismo Italia, le
associazioni delle guide e Asc Travel per il turismo sociale.
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