Si erano impossessati
illecitamente di una porzione di terreno e qui avevano
impiantato una coltivazione di cannabis, ''protetta'' anche da
un sistema di videosorveglianza. A scoprire l'illecita attività
portata avanti in un'area periferica di Boscoreale (Napoli) i
carabinieri, grazie ad indagini condotta a partire dallo scorso
mese di luglio.
Oggi la svolta, quando i militari dell'Arma della stazione di
Boscoreale hanno dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal gip
del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura
oplontina nei confronti di cinque persone, tre finite nel
carcere napoletano di Poggiorale e due postile agli arresti
domiciliari. Tutte sono accusate a vario titolo e in concorso
tra loro di coltivazione e detenzione illecita di sostanze
stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, i cinque si
erano illecitamente impossessati di una porzione di terreno
ubicata in una zona di periferia dove avevano impiantato una
coltivazione di cannabis. Gli indagati, a turno, provvedevano
alla cura e al monitoraggio della piantagione, che veniva anche
presidiata da telecamere di videosorveglianza alimentate
mediante un allaccio abusivo alla rete elettrica
Nonostante le cautele adottate dai cinque, i carabinieri sono
riusciti a monitorare l'area attraverso telecamere nascoste e ad
identificare progressivamente tutti i componenti del gruppo,
individuando i diversi ruoli ricoperti da ognuno di loro. Nel
corso delle indagini sono state anche sequestrate 107 piante di
marijuana.
(ANSA)
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