"Il sistema previdenziale italiano
deve evolversi dall'attuale visione, superata dai nuovi scenari
finanziari non ultima l'emergenza Covid, a nuovi modelli
innovativi che consentano di
garantire ai lavoratori il mantenimento dello stesso tenore di
vita anche in vecchiaia. Il nostro istituto ha avviato su questo
tema iniziative congiunte con l'Università Parthenope di ricerca
e alta formazione in modo da preparare i professionisti ad
orientare i cittadini verso scelte più consapevoli per il loro
futuro". Queste le parole di Massimo Clemente, direttore
dell'Istituto di
Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (Iriss-Cnr),
nel workshop sull'educazione assicurativa "Polizze vita: come
proteggere il proprio futuro", in collaborazione e con il
patrocinio di Forum ANIA-Consumatori, Università di Napoli
Parthenope e Centro Studi e
Ricerche AssicuraEconomia.it.
I numeri della previdenza in Italia sono stati presentati da
Antonio Coviello, ricercatore del Cnr-Iriss e condirettore del
master "Magrisk" all'Università di Napoli Parthenope: "Secondo
gli ultimi dati Covip, a fronte di un valore della ricchezza
finanziaria detenuta dalle famiglie superiore, nel 2019 ai 4.445
miliardi di euro, è ancora ridotta la diffusione della
previdenza complementare (meno di un lavoratore su 3 partecipa
al sistema; con riguardo ai più giovani - con meno di 35 anni -,
il tasso di partecipazione si riduce a 1 su 5). Si tratta,
evidentemente, di una situazione non ottimale, che espone i
lavoratori di oggi - specie quelli più giovani - al rischio di
non disporre di
risorse sufficienti una volta usciti dal mercato del lavoro, in
uno scenario peraltro, di bisogni di protezione - e, dunque, di
esigenze finanziarie - fortemente crescenti in età anziana". "A
livello mondiale l'Onu ha sancito che 1 persona su 6 ha più di
65 anni. In Italia la media di vita è, per fortuna, semre più
alta. Passeremo entro il 2050 da 11 milioni a 16 milioni di
ultrasessantacinquenni. Ciò comporterà un cambio in negativo del
rapporto tra pensionati e lavoratori che sarà di due a tre".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA