(ANSA) - NAPOLI, 02 SET - Cinque agenti della polizia
penitenziaria sono rimasti feriti, uno più gravemente a
causa di una protesta scoppiata nel cercere di Benevento.
Secondo quanto rende noto il sindacato Osapp, con il
segretario Vincenzo Palmieri e il vice segretario Luigi
Castaldo, i promotori delle proteste sarebbero due
carcerati di origine marocchina, già protagonisti delle
rivolte scoppiate durante il lockdown. I detenuti hanno
messo in subbuglio una intera sezione, dato fuoco ad
alcune celle, sfondato un muro e devastato anche una
cella d'isolamento. I cinque agenti sono tutti stati
portati in ospedale. La rivolta del pomeriggio è stata
preceduta da un primo evento critico, intorno alle tre,
quando due detenuti si sono resi protagonisti di atti di
autolesionismo. Per entrambi si è reso necessario
l'intervento dei medici.
"Ancora eventi critici che mettono a repentaglio
l'incolumità del personale di Polizia Penitenziaria",
commentano Palmieri e Castaldi, "e dei taser che ci
sono stati promessi non si vede neanche l'ombra". "Visti
gli eventi accaduti oggi, aventi come autori due detenuti di
origine nordafricana che hanno compromesso l'ordine e la
sicurezza interna e determinato anche lesioni in danno del
personale intervenuto per ripristinare l'ordine - commenta il
segretario regionale dell'Uspp Ciro Auricchio - rinnoviamo
l'appello alle forze politiche affinché siano stilati dei
protocolli con i diversi Paesi interessati affinché le pene
siano espletate nel Paese di origine. La gestione di tali
soggetti che il più delle volte hanno anche problemi psichici ed
atteggiamenti di auto oltre che etero lesionismo è una questione
irrisolta che sta vessando da troppo tempo il personale e
necessita pertanto di essere affrontata definitivamente in
maniera risolutiva. L'USPP esprime massima vicinanza al
personale ferito ora sottoposto alle cure mediche". (ANSA).
Carceri: rivolta a Benevento, cinque agenti in ospedale
Celle in fiamme, muro sfondato. Coinvolti detenuti recidivi
