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Rossi, in Mina Settembre tiro fuori mia napoletanità

Rossi, in Mina Settembre tiro fuori mia napoletanità

Attrice a Giffoni, bello avere anche personaggi gay Disney

ROMA, 22 agosto 2020, 19:43

Redazione ANSA

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Un'assistente sociale, sempre pronta a prendersi carico dei tanti casi che giungono al consultorio dove lavora, nel Rione Sanità di Napoli. E' il ruolo di Serena Rossi in Mina Settembre, nuova serie per Rai1, di cui ha da poco più di un mese ripreso le riprese dopo lo stop per il covid. Una storia "in cui tiro fuori tutta la mia napoletanità" dice l'attrice e cantante arrivata dal set al Giffoni Film Festival per un incontro con i ragazzi.
    "Io vivo a Roma da 11 anni, e mi era sempre capitato di tornare a Napoli solo per brevi periodi - racconta-. Ora che ci sto da un bel po' di mesi mi sono ricordata di quanto sia meravigliosa la mia città, di quanto sia divertente viverci, anche se a volte le difficoltà non mancano. Sono ritornata alle mie radici, questo set in qualche modo mi ha fatto riappacificare con la mia città".
    Tante le domande dei ragazzi su uno dei ruoli più importanti nella carriera dell'interprete di Ammore e Malavita, Mia Martini nel film Io sono mia: "Questo film è stato un atto d'amore, un volerle ridare qualcosa che le era stato tolto ingiustamente e inspiegabilmente. Da parte mia all'inizio c'è stata paura ma poi ha prevalso la voglia di gridare e raccontare la sua storia. E' stata una full immersion di preparazione lunga mesi" Tra i ricordi più belli, l'incontro con Loredana Bertè, che c'è stato per la prima volta a Milano alla premiere di io sono Mia: "Sappiamo tutti quanto sia schietta Loredana e immaginavo che se non le fossi piaciuta, me l'avrebbe detto davanti a tutti.
    Invece è venuta verso di me e mi ha abbracciato. Io sono scoppiata a piangere ovviamente e lei mi ha detto 'si vede che le hai voluto molto bene. E' la cosa più bella che potesse dirmi sua sorella".
   

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