Un invito a restare in Italia "e
dare respiro alle nostre strutture turistiche" e alcune
precisazioni sulle modalità da adottare in merito ai rientri in
Campania sia da parte di turisti stranieri che di residenti. E'
quanto si legge in una nota dell'Untà di crisi della Regione
Campania.
I turisti stranieri, si spiega in una nota, "che peraltro
aiutano la ripresa della nostra economia, vengono controllati
negli aeroporti e alle frontiere. Inoltre vengono ulteriormente
controllati negli alberghi e nelle strutture di accoglienza e
non hanno ovviamente relazioni capillari con le nostre comuntà".
"I nostri concittadini partiti per lavoro o per vacanza, quando
rientrano, hanno ovviamente attività di relazioni ampie e
incontrollate con familiari, conoscenti, amici e possono dunque
diventare agenti imprevedibili di contagio, come è già accaduto
ripetutamente - si sottolinea - Si ritiene utile incoraggiare in
questa fase la permanenza in Italia per dare respiro alle nostre
strutture turistiche. Sarebbe davvero assurdo portare risorse
all'estero e importare il contagio in Italia. Ovviamente, chi
certifica di aver già fatto il tampone può normalmente rientrare
senza problemi. In ogni caso ci si può rivolgere all'Asl di
appartenenza o al medico di famiglia - non agli ospedali - e
farlo rapidamente".
"Siamo in un momento cruciale, nel quale si decide se proseguire
nel ritorno a una vita normale controllata o si debba tornare a
chiusure dolorose - conclude la nota- Si richiede pertanto ad
ogni cittadino collaborazione e comprensione, per non
interrompere il percorso verso la normalità".
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