Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: morto a marzo, Procura dispone autopsia

Coronavirus

Coronavirus: morto a marzo, Procura dispone autopsia

Nel Napoletano denuncia famiglia, ritardi in trattamento

PIANO DI SORRENTO, 04 luglio 2020, 15:34

Redazione ANSA

ANSACheck

''I dubbi alla base della nostra querela e dei diversi solleciti sono relativi ai ritardi con cui ci si è approcciati al trattamento di Luigi Starita, sia per quanto riguarda il tampone, avvenuto diversi giorni dopo la comparsa dei sintomi riconducibili al Covid-19, sia per quanto riguarda l'ospedalizzazione dell'uomo''. A parlare è Gennaro Razzino, avvocato di Viviana Starita, figlia di Luigi, l'uomo di 75 anni di Piano di Sorrento (Napoli) morto a fine marzo probabilmente a causa del Coronavirus e per il quale la Procura di Torre Annunziata ha disposto l'esecuzione dell'autopsia al fine di sciogliere tutti i nodi relativi al suo decesso. Del caso parla oggi il quotidiano 'Il Mattino'.
    Dieci gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura oplontina su richiesta del pubblico ministro Antonio Barba: tra i soggetti indagati ci sono il medico curante del settantacinquenne, quelli che l'hanno trattato al nosocomio di Sorrento e anche i sanitari che l'hanno avuto in cura negli ultimi momenti di vita al Loreto Mare di Napoli, ospedale quest'ultimo dove Starita era arrivato già in condizioni considerate disperate. ''La famiglia - prosegue l'avvocato Razzino - ritiene che la vicenda legata alla malattia del congiunto sia stata presa 'sotto gamba', specie quando pur in presenza di chiare sintomatologie, il medico curante avrebbe sostenuto che non poteva trattarsi di Covid-19 in quanto non erano stati segnalati casi di positività in penisola sorrentina''.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza