Solstizio d'estate: nel primo
giorno estivo il Parco Archeologico di Pompei (Napoli) ha aperto
le porte poco prima dell'alba a un piccolo gruppo di studiosi
composto da Carlo Rescigno, Michele Silani, Carmela Capaldi e
Ilaria De Cristofaro. Documentando la città si è festeggiato il
solstizio di estate in una Pompei rischiarata dalle prime luci
dell'alba.
Il sole, nel giorno in cui più a lungo 'sta' nel cielo è
sorto dalla punta del monte su via di Nola e dell'Abbondanza e
da queste strade è stato fotografato nel suo alone accecante. La
città di Atena e di Apollo, di Diana e Venere, si racconta anche
dalle linee, in apparenza silenti, dei suoi tanti orientamenti.
Il solstizio d'estate (dal latino solstĭtĭum, sōl, «Sole»,e
sistĕre, «fermarsi») è il primo giorno estivo e quello più lungo
dell'intero anno. Già agli inizi del secolo scorso, l'antiquaria
e la ricerca archeologica hanno indagato sull'orientamento
urbano di Pompei e sul suo rapporto con gli orientamenti
astronomici e il sole. Nell'ambito del più ampio programma di
studi sulle città campane, il corso di dottorato del
Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell'Università della
Campania unendo astronomia e archeologia e muovendo da dati
scientifici, indaga gli impianti urbanistici antichi, da Capua a
Calatia a Sorrento. Oggi la partecipazione di questo gruppo di
esperti alla esperienza del solstizio.
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