È saltato in nottata quando
sembrava tutto definito con il ritiro dei 190 licenziamenti, il
tavolo sulla Jabil tenuto in videoconferenza con il Ministro del
Lavoro Catalfo e il sottosegretario Mise Todde, l'azienda e i
sindacati. Iniziata alle 16 di ieri, dopo il nulla di fatto di
domenica, la riunione si è protratta fin oltre la mezzanotte,
con una sospensione nel tardo pomeriggio per permettere ai
rappresentanti Jabil di consultarsi sulla fattibilità di alcune
soluzioni, come la richiesta di altre cinque settimane di cassa
integrazione e il contestuale ritiro dei licenziamenti. La
doccia fredda è arrivata poco prima di mezzanotte. "Alle 23 -
spiega Antonio Accurso, Segretario Generale Uilm Campania - si
era quasi siglato l'accordo per ritirare i licenziamenti, ma
l'azienda alle 23.50, con un colpo a sorpresa, ha dichiarato di
non voler proseguire su questa strada". Il tavolo potrebbe
riprendere questa mattina per un ultimo tentativo di scongiurare
i licenziamenti.
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