"Padre amorevole e instancabile
lavoratore, che il 4 luglio, a seguito di una brutale
aggressione, ha perso la vita". Recita così la targa donata dal
Comune di Napoli che oggi è stata affissa nella stazione
Chiaiano della linea 1 della Metropolitana dove Ulderico
Esposito venne colpito a morte, a poca distanza dalla sua
tabaccheria, da un pugno sferrato da un cittadino nigeriano. A
causa di quel violento colpo, che gli ha causato un'emorragia
cerebrale, Ulderico morì in ospedale, in poco meno di un mese.
Oggi, nella stazione, nel corso di una cerimonia a cui hanno
preso parte anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e
l'assessore Alessandra Clemente, è stata affissa una targa che
lo ricorda. Presente la famiglia, con la vedova Daniela, e le
due figlie Alessia e Lucia, insieme con la criminologa Antonella
Formicola e gli avvocati che seguiranno il processo, Salvatore
Di Sarno, Daniele Iorio e Francesca Golia. La moglie Daniela, ha
preso la parola e parlato di pace e perdono.
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