Estorsioni a imprenditori,
commercianti, cittadini costretti a pagare il cosiddetto
'cavallo di ritorno' per la restituzione dei veicolo rubato. E'
per questo che, tra Afragola e Casoria, nel Napoletano, sono
stati arrestate 8 persone ritenute legate al clan Moccia. Per
uno di loro, un imprenditore di pompe funebri, avviso di
conclusione delle indagini perché aveva cercato di monopolizzare
il settore con un attentato dinamitardo e con minacce a ditte
concorrenti.
Sono stati i carabinieri della Compagnia di Casoria ad
eseguire le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le
vittime, secondo le indagini, erano minacciate con modalità
camorristiche e costrette a "finanziare" le casse del sodalizio
con ingenti versamenti periodici. Violenze, quelle messe in
atto, anche nel settore delle pompe funebri dove un imprenditore
ha fatto esplodere una bomba per imporre la chiusura ad una
ditta concorrente; minacce ad un altro titolare per non aprire
una sede ad Afragola.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA