NAPOLI - Se tutta l'Europa seguisse il
modello italiano, arrivando a coltivare in maniera biologica e
specialmente biodinamica almeno il 10% dei suoli agricoli, le
emissioni di gas serra dal settore agricolo potrebbero diminuire
di quasi il 7%. E se si rispettasse il trend di crescita
attuale, passando in pochi anni a coltivare ecologicamente il
20% del terreno agricolo della Ue, il contributo
all'abbattimento globale di CO2 nel pianeta potrebbe arrivare a
92 milioni di tonnellate, ben oltre le emissioni dell'Austria
(76 mln tonnellate) e poco meno di quelle della Grecia (101 mln
tonnellate).
E' la sfida lanciata dal
34° convegno dell'Associazione dell'agricoltura Biodinamica "Per
la rinascita del Sud: le nuove frontiere dell'Agroecologia" in
corso a Napoli e a Capua da oggi fino a domenica, organizzato
con il patrocinio dell'Università degli Studi di Napoli Federico
II, del FAI-Fondo Ambiente Italiano, dell'Ordine Nazionale degli
Agronomi e di Demeter.
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