Ha denunciato la camorra portando
all'arresto di 13 persone, è stato riconosciuto come vittima dal
Fondo per gli usurati che gli aveva assegnato 400 mila euro ma
ha perso tutto. Luigi Gallo, 51 anni, prima non ha potuto aprire
l'impianto di carburanti a causa della camorra, ora, per un
contenzioso con l'Anas, si è visto revocare i fondi dato che
sono scaduti i 12 mesi per l'utilizzo. "Chiedo il presidente
Renzi di ricevermi - dice - ho un disperato bisogno di
lavorare". Il suo martirio inizia nel 2001 quando la camorra gli
impedì di aprire la pompa di benzina; con le sue denunce, finì
in carcere anche l'ex sottosegretario Nicola Cosentino: per i
magistrati, Gallo fu vittima di un gruppo teso a eliminare un
concorrente. Per l'Anas "non è stato possibile procedere con il
vecchio disciplinare del 2001 e quando è pervenuta la nuova
richiesta di Gallo era intervenuto un cambio di normativa cui
Anas non poteva derogare". "Auspico che il presidente di Anas
riesca a sanare questa situazione", dice il Pd Mattiello.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA