(ANSA) - COSENZA, 18 SET - E' molto apprezzato dai buongustai
e tutelato dal marchio Igp e dalla De.co ma, adesso, punta ad
ottenere anche la Denominazione di origine protetta: è il
peperone roggianese. All'ortaggio, tipico del territorio di
Roggiano Gravina, è stata dedicata, nel territorio d'elezione,
una due giorni, giunta alla undicesima edizione promossa dal
Comune con il patrocinio di Regione Calabria, Provincia di
Cosenza, Gal Valle del Crati e dalle strutture provinciali di
Confagricoltura, Coldiretti e Cia.
La due giorni incentrata sul rinomato ortaggio ha proposto
sia incontri di approfondimento sullo stato della coltivazione e
della distribuzione del peperone, con la partecipazione di
figure istituzionali e dei rappresentanti dei coltivatori, sia
momenti di intrattenimento con musica, spettacoli e di
degustazione dei piatti preparati a base di peperone.
Nella prima giornata si è tenuto il convegno "L'agricoltura
del domani: innovazione e nuovi orientamenti tecnici, gestionali
ed economici per il peperone roggianese" alla presenza del
sindaco di Roggiano Gravina, Ignazio Iacone e dei presidenti
provinciali di Confagricoltura, Paola Granata; Cia Calabria
nord, Luca Pignataro e di Coldiretti, Franco Aceto. Presenti,
inoltre, il presidente del Consorzio del Peperoncino della Valle
dell'Esaro, Pietro Serra, la consigliera nazionale dell'Ordine
degli agronomi, Lina Pecora, il presidente regionale dell'Ordine
degli agronomi e dottori forestali della Calabria, Francesco
Cufari e del consigliere regionale delegato all'Agricoltura,
Mauro D'Acri.
Il peperone roggianese, è stato detto nel corso
dell'iniziativa, costituisce una delle produzioni agroalimentari
d'eccellenza di tutto il territorio della Valle dell'Esaro e del
Fullone. A rendere particolare questo ortaggio, oltre alle
qualità gastronomiche, ci sono anche le caratteristiche
ambientali e climatiche dei luoghi di produzione e, nondimeno,
anche le tecniche di coltivazione utilizzate. (ANSA).