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In evidenza
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In collaborazione con Comune di Corigliano Rossano
(ANSA) - CORIGLIANO-ROSSANO, 08 GEN - Un'altra pagina
importante è stata scritta riguardo la questione del palazzetto
di Insiti e dei terreni circostanti". Lo riferisce una nota del
Comune di Corigliano-Rossano.
"Con la sentenza n. 32, infatti, in accoglimento delle tesi
difensive proposte dal Comune di Corigliano Rossano, difeso
dall'avvocato Alfredo Gualtieri - si aggiunge - il Consiglio di
Stato ha completamente rigettato il ricorso per revocazione
proposto dal sig. Acri, occupante degli immobili e dei terreni
siti in località Insiti. La parte appellante agiva in
revocazione ai sensi dell'articolo 395, comma 1, n. 5) c.p.c.,
della sentenza del Consiglio di Stato - Sez. VII n. 02980/2024,
perché il Supremo consesso amministrativo avrebbe deciso in
contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, n.
6964/2018 del 10 dicembre 2018. Il ricorso per revocazione,
però, veniva dichiarato palesemente inammissibile. Infatti, la
sentenza del Consiglio di Stato n° 2980/2024 ha ampiamente
motivato sulla 'differenza' degli atti oggetto di impugnativa,
affermando e chiarendo, tra l'altro, che 'la vicenda decisa con
la sentenza n. 6964/2018 traeva origine dall'ordinanza del 3
maggio 2012, n. 74 (prot. n. 19525) adottata dall'allora comune
di Corigliano Calabro'. Con la sentenza n° 2980/2024, invece, il
Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato
sull'ordinanza con il quale il Comune di Corigliano-Rossano, a
seguito di una corposa istruttoria, il 9 marzo del 2023 aveva
imposto il rilascio del bene. A seguito di quella sentenza, il
Comune era già tornato in possesso del bene dopo anni di
occupazione abusiva.
Per l'ultima pronuncia del Consiglio di Stato il ricorrente è
stato anche condannato al pagamento delle spese legali".
"Il Comune di Corigliano-Rossano - ha commentato l'assessore
agli Affari legali, Mauro Mitidieri - ottiene un altro
importantissimo risultato con la recentissima sentenza n.
32/2025 resa dall'autorità giudiziaria amministrativa: il
ricorso per revocazione proposto da colui che illegittimamente
ha occupato per anni il Palazzetto e l'area circostante di
Insiti è inammissibile. Il tentativo di porre in contrasto le
pregresse decisioni rese dal Consiglio di Stato nella vicenda
oramai nota a tutta la cittadinanza è risultato vano, con la
conseguenza che quel palazzetto e quell'area risultano
legittimamente riacquisiti al patrimonio dell'Ente".
"Come ho già avuto modo di dire - ha detto il sindaco, Flavio
Stasi - in questa vicenda il Comune di Corigliano-Rossano aveva
collezionato esclusivamente sconfitte legali. Usando un paragone
calcistico, partivamo in svantaggio di due gol. Dopo l'ordinanza
di sgombero e la sentenza del Consiglio di Stato, il Comune
aveva già ribaltato il risultato, consentendoci nei mesi scorsi
di tornare in possesso del bene dopo anni di occupazione
abusiva. Con quest'ultima sentenza chiudiamo definitivamente la
partita sotto il profilo amministrativo e possiamo iniziare a
programmare il futuro di quest'area strategica. Atto su atto,
processo su processo, sentenza su sentenza, abbiamo rimediato ad
uno dei tanti disastri del passato che aveva messo in imbarazzo
l'intera città".
In collaborazione con Comune di Corigliano Rossano
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