Il commissario straordinario del
Sito contaminato di interesse nazionale Crotone - Cassano -
Cerchiara di Calabria Emilio Errigo ha chiesto alle componenti
specializzate ambientali dei Comandi e Reparti dei carabinieri e
al personale di Ispra-Snpa, Arpacal, Sogesid e Asp di Crotone un
intervento nelle ex aree industriali ricadenti nel perimetro
Sin.
In particolare, riferisce una nota, "tale intervento dovrebbe
svolgersi nelle aree perimetrate interne ed esterne dell'ex
Sasol/Kroton Gres 2000 e mira ad una efficace realizzazione
degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale
nel Sin, non potendo escludere che possano essere ancora
presenti residui dei processi di produzione industriale
contaminanti e inquinanti nei suoli, sottosuoli e nelle acque di
falda nell'area; l'area oggetto dell'intervento è adiacente alle
aree di proprietà di Eni Rewind ed Edison, indicate nel progetto
presentato e approvato con decreto Mase del 01 agosto 2024".
Secondo Errigo, "l'urgenza degli interventi è giustificata
dal sempre più crescente timore dei cittadini di Crotone per
l'enorme quantità, qualità e pericolosità dei rifiuti presenti
da molti decenni, in tutte le aree perimetrate del Sin e, non
solo, per quelle situate fronte mare e alla foce del fiume
Esaro. Questa percentuale di rifiuti, devono e (non possono)
essere rimossi in sicurezza e conferiti in idonei impianti di
conferimento e trattamento autorizzati, esistenti sul territorio
nazionale o, se consentito dalla legge, esportati e trasferiti
in territorio estero nel rispetto della legislazione europea e
internazionale".
"Allo stato attuale - è scritto in una nota del commissario -
si ritengono sanabili le divergenze procedurali amministrative
tra le pubbliche amministrazioni coinvolte che non permettono di
proseguire celermente le già decretate attività realizzative
degli interventi progettati e approvati con decreti direttoriali
dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Queste
divergenze, ad onor del vero, riguardano solo una determinata
area (le cosiddette discariche fronte mare) e rappresentano
soltanto la punta di un iceberg; una piccola parte del lavoro
di bonifica e riqualificazione che deve essere portato a termine
a Crotone comprendente anche le aree Cic, le aree a mare, la
zona archeologica".
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