Il commissario straordinario del
Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria Gianluigi
Scaffidi, "alla luce dei gravi e reiterati episodi di
aggressione nei confronti del personale ospedaliero consumatisi
al Gom" ha scritto alla prefetta di Reggio Clara Vaccaro "al
fine di farsi portavoce presso il Governo di una richiesta di
intervento legislativo risolutore". Lo rende noto l'Azienda
ospedaliera reggina.
La lettera di Scaffidi, già intervenuto più volte sulla
questione, è stata trasmessa oggi è motivata, è scritto in una
nota, "anche dalla ferma convinzione che l'attuale assetto
giuridico non tuteli a sufficienza gli operatori sanitari di
tutta Italia, i quali sentendo minacciata la propria incolumità
sul posto di lavoro non possono svolgere i compiti,
delicatissimi, a cui sono chiamati, con la necessaria
tranquillità. Ricordiamo, inoltre, se ce ne dovesse essere
bisogno, che il ruolo dell'operatore sanitario è cruciale per la
nostra società".
Pertanto, da una parte, "nell'assoluta consapevolezza
dell'impossibilità d'incrementare con celerità la presenza delle
forze dell'ordine nei Ospedali, e dall'altra, che la vigilanza
privata non può svolgere mansioni equiparabili, non avendone,
tra l'altro, le prerogative di Legge", è opinione del
commissario straordinario del Gom e di tutta la Direzione
strategica, "che il momento sia maturo per un decisivo
intervento nel merito in termini legislativi".
"Per quanto sopra considerato - ha scritto Scaffidi nella
missiva - si invita il prefetto ad inoltrare al Governo la
richiesta di modifica legislativa, attraverso decretazione
d'urgenza, dell'art. 583 quater del Codice penale, con
previsione di arresto in flagranza differita o, in subordine, di
introdurre nel Codice penale, sempre attraverso decretazione
d'urgenza, un titolo autonomo per il reato di 'aggressione a
personale ospedaliero' con previsione di arresto in flagranza
differita, ferma restando la procedibilità d'ufficio".
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