Sono 2.371 i reati per mare
violato accertati in Calabria nel 2023 a fronte di 103.778
controlli pari al 10,3% del totale nazionale. Lo riferisce
Legambiente Calabria in base ai dati emersi dal nuovo report
Mare Monstrum 2024 presentato, alla vigilia del 14esimo
anniversario dell'uccisione a Pollica (Salerno) del sindaco
pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo
impegno contro speculazioni e illegalità.
La Calabria risulta complessivamente quarta nella classifica
complessiva del mare violato. Le persone denunciate sono 2.629,
14 quelle arrestate. Sono 579 i sequestri effettuati, 3151 gli
illeciti amministrativi e 3498 le sanzioni amministrative con un
valore delle sanzioni erogate di 14.466.423 euro.
"Il dato 'migliora' - rileva l'associazione ambientalista -
se si considera il numero di infrazioni per chilometro di costa,
dato che la Calabria scende all'undicesimo posto. Continuano a
crescere i reati nel ciclo del cemento, dall'abusivismo edilizio
alle occupazioni del demanio marittimo: 1046 reati con un
incremento del 20,1% che porta la nostra regione al quarto
posto. La Calabria è al terzo posto nella classifica del mare
inquinato con 828 reati, il 13% del totale, e 675 illeciti
amministrativi. La Calabria è quarta nella classifica della
pesca illegale con 336 reati e 461 illeciti amministrativi e
settima per violazioni del codice della navigazione e nautica da
diporto, anche in aree protette, con 161 reati e 400 illeciti
amministrativi".
"I dati del report Mare Monstrum sono impietosi - afferma
Anna Parretta presidente di Legambiente Calabria - nel disegnare
la realtà della Calabria e ci dimostrano che, soprattutto
riguardo al ciclo illegale del cemento e alla mala depurazione,
occorre invertire velocemente la rotta".
"Le cronache giudiziarie - aggiunge Parretta - continuano a
rivelarci gravi problematiche a carico di decine di depuratori
in tutte le province calabresi, confermando le attività di
monitoraggio effettuate da Legambiente attraverso la campagna
Goletta Verde, per come rilevato dall'inchiesta denominata
'Scirocco'. Il mare continua a subire minacce insostenibili
nonostante sia tra le risorse naturali più belle ed importanti
della regione e costituisca un volano essenziale anche per
l'economia calabrese. Occorre una presa di coscienza profonda da
parte di tutti i cittadini e di tutte le amministrazioni per
fermare le illegalità e tutelare l'ambiente e la salute perché
il mare ed i territori costieri in Calabria sono di vitale
importanza".
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