Nuovi alloggi e imminente
bonifica del campo nomadi di contrada Scordovillo a Lamezia
Terme, la baraccopoli più grande del Sud che sarà così
smantellata per far posto a nuove costruzioni in un contesto di
rigenerazione urbana. È quanto emerso da una riunione operativa
che si è svolta oggi alla Cittadella regionale a Catanzaro, alla
quale erano presenti tra gli altri il governatore, Roberto
Occhiuto, il procuratore della Repubblica di Lamezia, Salvatore
Curcio, il sindaco della città, Paolo Mascaro, il prefetto di
Catanzaro, Enrico Ricci e i dirigenti dei vari Dipartimenti
della Regione Calabria.
"Ho detto più volte - ha detto Occhiuto - che secondo me lo
sgombero parziale non è una soluzione. Perché nei campi rom le
baracche poi si rigenerano, nel senso che se non si sbaracca
tutto con le ruspe e da lì in poi non si fa attenzione affinché
non venga edificata nessun'altra baracca, tutte le risorse che
vi si spendono sono da buttare. Bisogna trovare una soluzione
che sia strutturale".
Dal canto suo, il primo cittadino di Lamezia, Paolo Mascaro
ha sostenuto che "la questione Scordovillo si avvia a quella
tanto attesa soluzione inseguita da anni. Ci sono due azioni
parallele - ha aggiunto - un'azione immediata che deve
consentire la bonifica, e un'azione che poi è quella definitiva,
questi due aspetti cammineranno di pari passo. L'obiettivo è la
rigenerazione urbana di Scordovillo dove, insieme alle nuove
abitazioni, si prevedono strutture sociali e vie di collegamento
per fare in modo che questi stabili che saranno realizzati non
saranno costruzioni ghettizzate e abbandonate".
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