(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 GIU - I carabinieri di Reggio
Calabria hanno eseguito cinque ordinanza di custodia cautelare
in carcere notificandole ad altrettante persone già detenute.
L'accusa contestata alle cinque persone coinvolte
nell'operazione, denominata "All in 2", è associazione per
delinquere di tipo mafioso.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip di Reggio
Calabria, Antonino Foti, su richiesta del Procuratore
distrettuale, Giovanni Bombardieri, dell'aggiunto Giuseppe
Lombardo e del sostituto procuratore Sara Amerio.
Le persone alle quali sono stati notificati i provvedimenti
restrittivi sono Filippo Giordano, di 51 anni; Sergio Iannò
(50); Salvatore Callea (55); Giuseppe Germanò (52) e Luigi
Germanò (48). I primi quattro sono già detenuti in carcere,
mentre il quinto è ai domiciliari. Germanò, comunque, sulla base
del nuovo procedimento penale che ha portato al nuovo arresto a
suo carico, é stato tradotto in carcere.
Giordano e le altre tre persone già detenute in carcere sono
stati condannati in via definitiva a 30 anni di reclusione
perché accusati dell'omicidio di Giuseppe Canale, avvenuto il 12
agosto del 2011 a Gallico, frazione di Reggio Calabria. Omicidio
che, secondo quanto é emerso all'epoca dalle indagini, é stato
motivato da una vendetta per l'attentato in cui, nel settembre
del 2010, fu ucciso il boss Mimmo Chirico, da poco uscito dal
carcere.
Luigi Germanò, invece, si trovava ai domiciliari con l'accusa di
trasferimento fraudolento di valori, aggravato dalle modalità
mafiose.
L'operazione di oggi rappresenta l'esito di un approfondimento
investigativo effettuato dai militari del Nucleo investigativo
di Reggio Calabria sull'omicidio di Giuseppe Canale. Le cinque
persone a carico delle quali sono state emesse le nuove
ordinanze di custodia cautelare in carcere sarebbero legate,
secondo quanto è emerso dalle indagini, alle cosche di
'ndrangheta Condello e Rugolino, oltre che al "locale" di Oppido
Mamertina. (ANSA).
'Ndrangheta: Cc eseguono cinque ordinanze custodia cautelare
Notificate a Reggio Calabria a persone già detenute
